
Da 14 anni ho un uno dei più grandi gruppi Facebook d’Italia, si chiama Viaggiare in Solitaria, al momento abbiamo circa 220.000 membri che ogni giorno condividono esperienze e si fanno domande, così ho voluto fare loro una domanda forse banale ma che raccoglie sempre risposte sorprendenti.
“Perché è bello viaggiare da soli?” Le risposte sono state travolgenti, intense, diversificate — e soprattutto autentiche.
Ho raccolto centinaia di messaggi, ognuno con il suo punto di vista, con le sue emozioni, con le sue motivazioni personali. Eppure, tra le tante voci, sono emerse alcune tematiche ricorrenti, che raccontano tanto di ciò che il viaggio da soli può rappresentare: un atto di libertà, un gesto di amore verso sé stessi, un’esperienza trasformativa.
1. La libertà assoluta
La parola che è risuonata più di tutte? Libertà. La libertà di scegliere, di decidere all’ultimo minuto, di andare dove ti porta il cuore. Nessun compromesso, nessun programma imposto, nessuna attesa:
“Faccio quello che mi pare, senza orari, senza dovermi fermare quando non sono stanca!”
“Non aspetto nessuno. Non rincorro nessuno. Mi sveglio e decido se stare dove sto o cambiare posto.”
Viaggiare da soli è sentirsi liberi di essere chi si è davvero, senza filtri o aspettative altrui. È un viaggio dentro e fuori di sé.
2. Il viaggio come scoperta di sé
Tantissime risposte sottolineano quanto viaggiare in solitaria sia un’esperienza trasformativa, che permette di conoscersi davvero. Molti parlano di crescita personale, altri di ricentrarsi dopo momenti difficili:
“Ogni viaggio che ho fatto da sola mi ha insegnato qualcosa su di me.”
“Viaggiare da soli è come fare un viaggio dentro sé stessi.”
“Ti metti in relazione e in ascolto di te stesso e basta. Non sei ‘il compagno di…’ o ‘la moglie di…’, sei solo tu.”
C’è chi ha iniziato per bisogno, per allontanarsi da relazioni tossiche, da dinamiche che non arricchivano. E da lì, ha scoperto la bellezza di essere in compagnia di sé stessi.
3. I propri ritmi, i propri desideri
Una delle cose che più limitano quando si viaggia in compagnia sono i compromessi. La community ha espresso il piacere di poter seguire i propri ritmi:
“Posso prendermi i miei tempi fotografici ed esplorativi, senza sentirmi in colpa.”
“Nei musei posso stare a guardare tutto il tempo che voglio senza preoccuparmi di far aspettare qualcuno.”
“Viaggiando da sola, posso sbagliare strada, sbagliare orario, spendere troppo, e il peso di quegli errori è solo mio.”
Nel viaggio in solitaria c’è spazio per l’improvvisazione, per cambiare idea, per fermarsi dove il cuore vibra.
4. L’incontro con l’altro (inaspettato)
Sorprendentemente, molte persone hanno raccontato che viaggiando da soli si è meno soli di quanto si pensi. Si è più aperti, più curiosi, più predisposti all’incontro:
“Durante il viaggio, essendo da solo, sei più aperto a fare conoscenze.”
“Viaggiare da soli è anche trovare qualcun altro nel viaggio, che tanti non lo dicono.”
Spesso il viaggio in solitaria apre a connessioni profonde, inattese, che non sarebbero potute nascere altrimenti.
5. Il potere dell’autonomia
Un altro tema molto forte emerso dai commenti è il senso di competenza personale che si sviluppa viaggiando soli:
“Ti alza l’autostima: riesci a fare tutto da sola.”
“Viaggiare da soli ti insegna a risolvere problemi, a cavartela in ogni situazione, ad affrontare le difficoltà.”
Questa autonomia, spesso inizialmente vissuta con paura, diventa col tempo una risorsa potentissima anche nella vita di tutti i giorni.
6. Spazio per emozioni autentiche
Infine, molte risposte sono arrivate dal cuore. Alcune erano brevi, semplici, eppure potentissime nella loro verità:
“Perché mi piace stare con me.”
“Perché voglio mettermi nei guai da sola.”
“Mani in tasca e pensieri al vento, e sono arrivato fino in cima al mondo.”
“A volte il mio bisogno di stare da solo supera quello della compagnia.”
Queste frasi ci ricordano che non sempre abbiamo bisogno di motivazioni razionali per scegliere un viaggio da soli. A volte, semplicemente, sentiamo che è ciò che ci fa stare bene.
Viaggiare da soli non è solo un’alternativa alla compagnia: per molti è una scelta consapevole, un modo per ritrovarsi, riscoprirsi, respirare, vivere davvero. I commenti della mia community mi hanno commossa e arricchita.
Se stai pensando di partire da solo ma hai ancora qualche timore, spero che queste voci ti abbiano ispirato. Perché, come mi ha scritto qualcuno:
“Parti, e capirai.”
Se senti che il momento per il tuo viaggio in solitaria è arrivato, ma ancora hai delle difficoltà nel fare il primo passo io posso aiutarti, forse non sai che sono una psicologa turistica e dal 2012 mi occupo di travel coaching, in questa pagina trovi tutte le info per prenotare una consulenza con me!